Un’evoluzione pazzesca, rapida, totale.
Ryan Gravenberch ha preso totalmente in mano le redini del centrocampo del Liverpool in così poco tempo che il tutto sembra davvero irreale.
Lo stesso Arne Slot si è sorpreso della sua rapida evoluzione.
«All’inizio pensavo che dovesse giocare più avanzato. – ha ammesso il tecnico ex Feyenoord – Poi, però, a causa delle indisponibilità in pre-season l’ho provato in regia e la sua sicurezza con la palla mi ha sconvolto…».
Da lì, il buon Arne lo ha schierato come diga e play-maker davanti la difesa quindici volte su quindici tra Premier League e Champions League (facendolo riposare nelle coppe nazionali), senza mai toglierlo. Mai. Nemmeno un minuto.
Un atto d’amore e fiducia vero e proprio quello del tecnico olandese nei confronti del suo connazionale, a cui ormai non sembra voler più rinunciare.
Caratteristiche
Qualità tecniche e protezione della palla sotto pressione pazzesche, abbinate ad una struttura e a una agilità fisica devastanti: in quel ruolo, uno come lui, è davvero difficile da fermare quando è in fiducia e sta bene fisicamente.
Nei primi anni di Ajax ha ricoperto il ruolo di mezzala o trequartista – così come nel Bayern Monaco e nel suo primo anno con i Reds – tanto che in molti lo associavano a Paul Pogba, anche per via delle sue movenze e delle sue caratteristiche fisiche. Un metro e novanta, longilineo, leve lunghe, dinoccolato nei movimenti, elegante palla al piede… sì, Ryan ha molto in comune con il “polpo” francese.
Contro l’Aston Villa: what a performance!
I numeri non sono tutto, certo, ma spesso aiutano a rafforzare un concetto o una prestazione. E i suoi nell’ultimo match contro l’Aston Villa – dove, dopo Mo Salah (autore di gol e assist e premiato quindi “Man of the match”), è stato il migliore in campo per distacco – ci possono aiutare parecchio in questo senso.
- Maggior numero di duelli vinti a centrocampo
- Maggior numero di palleggi completati
- Maggior numero di intercetti
- Maggior numero di falli subiti a centrocampo
- 92% passaggi completati
Insomma, una performance pazzesca quella contro i Villans, specchio di un inizio di stagione impensabile per un giocatore che lo scorso anno aveva racimolato appena 12 presenze da titolare tra tutte le competizioni.
Ma ora con mister Slot tutto è cambiato, tanto da non aver più paura nel dire che questo Ryan Gravenberch qui, in questo ruolo qui, può davvero segnare un decennio.