Honest Ahanor ha talento

Una storia che sa di riscatto, umiltà e talento puro. Honest Ahanor, giovane promessa classe 2008 del calcio italiano e pezzo pregiato del Settore Giovanile del Genoa, ha vissuto un percorso fuori dal comune. Dalla vita in un centro d’accoglienza alla maglia del Grifone, fino all’esordio in Serie A e a una prestazione da applausi contro il Napoli.

Nato ad Aversa (Caserta) da genitori nigeriani e arrivato a Genova da bambino solo con la madre (il padre li raggiungerà più tardi), Honest comincia a giocare nel genovese in un campo vicino a un’ex abbazia. È lì che Cristiano, figura chiave della sua vita, decide di fondare una piccola società in onore del padre: il Progetto Atletico. Honest si presenta con poco più di una maglietta e una calzamaglia lisa, ma con la voglia di spaccare il mondo. Da quel giorno, il pallone diventa il suo compagno di vita.

A otto anni entra nel settore giovanile del Genoa, a 15 si allena già con i più grandi. E il 28 settembre 2024, contro la Juventus, arriva il debutto in Serie A, diventando il giocatore più giovane di sempre a scendere in campo da titolare nella massima serie italiana.

Ma il destino lo mette subito alla prova: un infortunio al menisco e conseguenti ricadute muscolari lo tengono fuori per più di quattro mesi. Rientrato ad Aprile, Honest ha dimostrato però di volersi riprendere tutto velocemente. E lo ha fatto in grande stile, al San Paolo contro la capolista Napoli, dove Ahanor è stato uno dei migliori in campo. Anche i numeri del match parlano chiaro: 8 palloni recuperati (nessuno meglio di lui solo, Frank Anguissa ha eguagliato il dato), 5 duelli vinti, 6 respinte difensive e soprattutto il contributo fondamentale al primo gol. E poi tanta grinta, fisicità, duttilità, letture difensive, senso della posizione, oltre che un mancino educato…

Insomma: un talento che ha del grande potenziale per rimanere ad alti livelli, chi lo ha visto giocare se n’è accorto subito.

Il Genoa se lo gode in questo ultimo scorcio di campionato, con la speranza di vederlo in futuro sbocciare definitivamente.

Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
https://www.romanzocalcistico.com

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