Harry Edward nasce Chingord, nord-est di London.
Il suo sogno di bambino era quello di diventare un campione e di emulare le gesta del suo idolo Teddy Sheringham, allora uno dei migliori attaccanti del panorama calcistico inglese.
La vicinanza con White Hart Lane permette al piccolo di fare dei provini con il club e convincerlo a tesserarlo.
Crescerà nelle giovanili degli Spurs, con il sogno di arrivare in prima squadra un giorno.
Giorno che arriverà, anche se inizialmente il fisico non ancora pronto da ragazzino, i tanti prestiti, le rare occasioni di mettersi in mostra ne rallentano l‘ascesa definitiva.
Leyton Orient, Millwall, Leicester, Norwich: tante le esperienze, poche le presenze e i gol.
Poi però il Tottenham decide di tenerlo come terzo attaccante, dietro a Adebayor e Soldado. Un anno da alternativa con Villas Boas prima e Tim Sherwood poi in panchina, fino alla svolta chiamata… “Mauricio Pochettino”.
Dopo averlo visto, il tecnico argentino, approdato sulla panchina degli Spurs, vede qualcosa in lui che nessuno fino a quel momento ha saputo notare, e lo trasforma in un vero e proprio “squalo” d’area di rigore.
L’amore vero con la piazza però, inizia quel 7 febbraio 2015.
A White Hart Lane è il minuto 56 e Harry Kane ha appena pareggiato contro l’Arsenal.
Più tardi, sul finire della gara, realizza il 2-1 che decide il sentitissimo derby della capitale inglese.
È il delirio…
È il suo primo ‘North London Derby’ da calciatore, il fratello Charlie è a seguire la partita in un pub di tifosi Spurs a Londra: al fischio finale viene portato in trionfo quasi fosse il fratello.
È l’inizio dell’”Uragano bianco”!
In Premier è arrivato a 143 gol, in nazionale ha toccato quota 32 (6º posto assoluto) in appena 45 presenze, diventandone anche capitano.
È diventato il giocatore ad avere raggiunto più velocemente quota 20 reti (dopo 24 partite) in CL, battendo il precedente record di Del Piero (26).
Con 119 gol, è il calciatore che ha segnato di più in Premier nelle ultime 5 stagioni, davanti ad altri due rapaci d’area di rigore come Agüero (102) e Vardy (98).
Quest’anno poi, nonostante gli infortuni che lo hanno tenuto fuori per tante partite, ha realizzato 24 gol in 34 presenze tra tutte le competizioni.
Una sentenza, una vera e propria “gol machine”.
Harry Kane, indubbiamente uno dei centravanti più forti e prolifici del mondo.