
Quel giorno in cui la guerra si fermò
Qualcuno ha cercato sempre di minimizzare questa storia, pensato sia una leggenda inventata o enfatizzata da qualcuno.
Ma i diari e le testimonianze scritte e riportate a posteriori dai soldati stessi, fanno pensare il contrario.
Si narra infatti che nel giorno di Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, uno alla volta i soldati, inglesi e tedeschi, dopo mesi a cercare di togliersi la vita a vicenda, uscirono dalle loro trincee e mossero i primi passi nella “Terra di Nessuno”, gli uni verso gli altri.
Si vennero incontro e a metà strada si abbracciarono anche se non si erano mai visti prima, se non nel mirino di un fucile.
Fotografie o sigarette, rum e whiskey, addirittura bottoni della divisa: tutti erano pronti a offrire qualcosa al “nemico-amico”.
Per la prima volta, in quella terra gelida e piena di cadaveri riecheggiò un suono che nessuno di loro sentiva da ormai troppo tempo: una grassa e felice risata che contagiò tutti i presenti, che andava oltre il colore delle divise.
E fu proprio durante questi festeggiamenti che qualcuno calciò dal fondo della trincea inglese un pallone di stracci.
Ernie Williams, un militare inglese, quella partita l’ha disputata e l’ha raccontata in un’intervista televisiva nel 1983: “A un certo punto è apparso un pallone, non so dire se sia arrivato dalla nostra o dalla loro trincea, prima c’è stato qualche passaggio, ci divertivamo, alla fine è diventata un’unica grande mischia, senza alcuna regola…”
Tutti correvano dietro a quel pallone di stracci, urlando di gioia come non facevano da quando erano bambini. Correvano ovunque, tiravano, calciavano e inseguivano la palla fino allo sfinimento.
Tedeschi e inglesi continuarono a tirare quella palla da una parte all’altra della terra di nessuno fino a notte fonda.
La partita finì 3-2 per i tedeschi, o almeno così scrissero alcuni soldati nei loro diari di quell’indimenticabile match di “pace”.
Di quel meraviglioso giorno di Natale 1914.