Il raggiante sorriso di Daniele Baselli, centrocampista classe 1992 del Torino, dopo quasi dodici mesi lontano dai campi, è ciò che auguro a tutti.
Quando giochi a calcio o fai sport a livello agonistico, c’è un qualcosa che temi più di tutto: un grave infortunio.
In quei momenti ti cade il mondo addosso, non riesci a vedere oltre il doloroso buio che ti si pone davanti in quegli istanti. I pensieri sono quasi sempre gli stessi: pensi che non ce la farai, che non tornerai come prima, che il tunnel non finisca mai.
Vedi tutto al contrario, pensi di non poter essere aiutato, di non esser capito.
Chi lo ha provato sulla propria pelle sa come ci si sente.
Così come sa come ci si sente quando si torna dopo tanti mesi a fare ciò che più ami, a sentirsi nuovamente utili, a tornare “liberi”.
Probabilmente è la stessa sensazione che avrà provato ieri Daniele Baselli, quando si è seduto in panchina in Parma – Torino dopo quasi un anno dall’ultima convocazione, tra problemi muscolari e quell’infortunio di fine maggio al ginocchio che lo ha costretto ad operarsi.
Non importa quale sia la categoria o quale sia lo sport: il sorriso di oggi di Daniele Baselli lo dedico a tutti coloro che giocando hanno subito un grave infortunio in questi mesi.
Basta volerlo e, dopo ogni tempesta, il sole tornerà sempre a splendere.