Raheem Sterling non dimentica

Sterling - Profilo IG
Dall’infanzia in Giamaica all’adolescenza piena di sacrifici a Londra. Fino al sogno chiamato Premier League.
Quando aveva due anni il ​​padre fu assassinato.
Non molto tempo dopo, la madre decise di andare in Inghilterra per dare a lui e sua sorella una vita migliore.
Ha vissuto l’infanzia con la nonna in Giamaica, ma si sa, per un bambino così piccolo non è la stessa cosa.
“Mia nonna era fantastica, ma a quell’età la mamma è la mamma! Io ero geloso dei miei amichetti quando vedevo i miei amichetti con le loro mamme”, racconterà in una meravigliosa lettera a The Players’ Tribune.
Poi a cinque anni finalmente il trasferimento a Londra e il ricongiungimento con l’amata mamma. Anche se i primi periodi non furono affatto facili.
“La cultura era diversa da quella a cui ero abituato e non avevamo molti soldi. Mamma faceva le pulizie in hotel. Non dimenticherò mai quando mi svegliavo alle 5 del mattino prima di andare a scuola per aiutarla a pulire i bagni dell’hotel di Stonebridge…”. 

Poi il momento in cui la sua vita svolta.

A 11 anni gioca in una piccola squadra di quartiere, dove si mette in evidenza grazie alle sue notevoli capacità tecniche. Per lui in quel periodo si fanno avanti diversi club, tra le tante nientemeno che l’Arsenal: una proposta che nessuno oserebbe mai rifiutare. Qui l’intervento decisivo della madre.
“Quando ti vuole l’Arsenal, uno dei più grandi club di Londra, sai che ci andrai. Ma mia mamma, che è la persona più saggia che io conosca, disse di no… Ehhhh? ‘Se vai lì, sarai uno dei tanti, un numero. Devi andare dove puoi farti strada.’ Mi ha convinto ad andare al QPR ed è stata probabilmente la scelta migliore che abbia mai preso…”
Inizia così la lunga rincorsa alla Premier League di Raheem Sterling, dove adesso è uno degli interpreti più forti, oltre che alla nazionale inglese (dal 2012 ad oggi conta 53 presenze e 13 gol).
La strada per arrivare al sogno però è stata ardua da percorrere e i sacrifici della sua famiglia per raggiungerlo molteplici.
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Raheem Sterling – Profilo IG
“Mia madre lavorava sempre ma non mi avrebbe mai fatto andare solo. Così mi accompagnava mia sorella. Prendevamo tre autobus, ho passato anni su quei sedili: partivo alle 3 del pomeriggio e tornavo a casa alle 11 di sera. E mia sorella con me, aspettandomi mentre finivo gli allenamenti. A quel tempo, non capivo quanto si stesse sacrificando. La mia famiglia ha giocato un ruolo fondamentale nella mia vita. Lei e mia mamma mi hanno portato qui dove sono ora.”
Raheem Sterling: la storia di chi ce l’ha fatta ma non dimentica.
Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
https://www.romanzocalcistico.com

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