Ángel Di María è un godimento pazzesco

Di Maria

Oscurato mediaticamente dalle “stelle” in squadra (Cr7 nel Real, Messi nell’Argentina, Mbappé e Neymar nel PSG), dimostra ogni volta di essere alla loro altezza

Ogni volta che lo vedo giocare così, penso a quanto è bello ed emozionante questo gioco.
Qualità certo, ma anche tanta quantità, che spesso molti di noi non si aspettano da giocatori tecnici come lui. “Avete visto quanto ha corso Di María?” ha detto Neymar jr. al termine di PSG – Bayern Monaco.
Quando sente la “musichetta” della Champions League sembra trasformarsi in un nuovo personaggio degli Avengers: un supereroe capace di vedere cose che altri non possono vedere.

Sì, a volte sembra avere gli occhi anche dietro la testa.

Dai filtranti geniali ai meravigliosi scambi di prima girato di spalle, dai dribbling eleganti ai colpi di tacco impensabili: ieri era a tutti gli effetti “Angel Di Magia“, tanto per fare un gioco di parole e attribuirgli un nome da supereroe.
Sono tanti i momenti in cui l’esterno sudamericano è stato determinante.
Nell’anno della “decima” Champions League del Real Madrid, è stato per distacco il miglior giocatore della formazione di Carlo Ancelotti per rendimento. Al Mondiale 2014, prima di infortunarsi sul più bello, è stato il vero trascinatore dell’Argentina fino alle semifinali (senza di lui Messi e compagni perderanno poi la finale contro la Germania).
Quando il livello sale, sembra avere una marcia in più degli altri.
Lo sa bene il tecnico del Paris Saint Germain Mauricio Pochettino, che interrogato sul possibile rinnovo del “Fideo” nella conferenza stampa precedente alla gara di Ligue 1 contro il Nantes, ha risposto così: “Angel è un giocatore chiave per questa squadra. Sono convinto che entrambe le parti siano convinte di proseguire insieme”.
L’allenatore argentino, così come la dirigenza transalpina, conosce bene l’importanza di avere in squadra un giocatore così, soprattutto in partite dall’alto coefficiente di difficoltà come quella di ieri sera. Alphonso Davies, tanto per fare un esempio pratico, riconosciuto all’unanimità come uno dei più grandi talenti al mondo in questo momento, è stato completamente surclassato sulla fascia dal fuoriclasse rosarino.

Ma, nonostante il suo rendimento, di Ángel Di María se ne parla sempre troppo poco, inspiegabilmente.

Forse perché “mediaticamente” poco pubblicizzato, oscurato da quei compagni più portati a ricoprire ruoli da “star”. Forse per la sua timidezza, per la riservatezza nella vita privata, per l’essere poco incline nel far parlare di sé su Social e riviste gossip.
Tutto possibile, visti i tempi in cui viviamo.
In campo, però, ha dimostrato spesso di non essere inferiore a nessuno, soprattutto nelle competizioni più importanti. In campo, nelle “serate di gala”, ha più volte messo in mostra tutto il suo repertorio, palesato tutto il suo calcio.
Il calcio meraviglioso di Ángel Fabián Di María Hernández: un maestro, un godimento pazzesco.
Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
https://www.romanzocalcistico.com

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