Jamal Musiala, diamante naturale

Il baby fantasista del Bayern, classe 2003, ha già battuto diversi record, e sembra non volersi affatto fermare

“Ha tanta qualità, il futuro è suo. Ha tecnica, velocità, fantasia… E sopratutto è veloce, in campo e di pensiero, cosa che nel calcio moderno è fondamentale” ha ammesso Ottmar Hitzfeld alla Gazzetta dello sport. La voce dell’ex allenatore del Bayern Monaco riflette un po’ quella di tutti gli addetti ai lavori e appassionati di calcio in Germania: da quelle parti infatti, da qualche mese a questa parte, è scoppiata una vera e propria Musialamania.
Merito sicuramente del Bayern Monaco, sempre attento a scoprire e lanciare nuovi talenti. Trasferitosi in Inghilterra ad undici anni (nato a Stoccarda il 26 febbraio 2003 da madre tedesca e papà anglo-nigeriano), nel 2019 Jamal Musiala è stato letteralmente “strappato” al Chelsea – con cui per otto stagioni ha giocato nell’Academy – insieme a un altro giovane talento, suo coetaneo e connazionale, il difensore Bright Akwo Arrey-Mbi (anche lui ha già esordito tra i grandi, in un match del girone di Champions League contro l’Atletico Madrid).
Ma grande merito è anche e soprattutto di Hans Flick. L’attuale tecnico bavarese (che proprio oggi ha annunciato il suo addio al club a fine stagione), è stato il primo a credere nel classe 2003 già nella passata stagione, aggregandolo alla erste mannschaft del Bayern nella Final eight di Champions League disputatasi a Lisbona lo scorso agosto.

La risposta di Jamal Musiala non si è fatta attendere

Lo scorso anno, ad appena 17 anni e 115 giorni, ha scritto il suo nome nel libro dei primati del Bayern Monaco, diventando il calciatore più giovane dei bavaresi a scendere in campo in Bundesliga.
Qualche mese dopo è diventato anche il più giovane a segnare in campionato per il club, a 17 anni e 205 giorni, contro lo Schalke 04: primato che resisteva da più di vent’anni, da quando il paraguaiano Roque Santa Cruz segnò contro l’Unteraching nel 1999 a 18 anni e 12 giorni.
Poi, a 17 anni e 363 giorni, è arrivata la prima rete in Champions League negli ottavi di finale contro la Lazio, diventando così il secondo marcatore più giovane a segnare in una fase a eliminazione diretta (da quando esiste il nuovo format della competizione, 1992/93) dopo lo spagnolo Bojan Krkic (da questa settimana è diventato il terzo, superato da Jude Bellingham).
Oggi, è diventato il più giovane calciatore a realizzare una doppietta in Bundesliga per il Bayern (il quarto in assoluto dopo Timo Werner, Kai Havertz e Daniel Halfar) e il più giovane a raggiungere 6 gol nel massimo campionato tedesco.
Se il buongiorno si vede dal mattino…
Dopo averlo lanciato senza indugio – ricevendo indietro, come visto, risposte impressionanti – Flick ha cercato in conferenza stampa di allentare la grande pressione creatasi intorno al giovane nazionale tedesco (nato a Stoccarda da mamma tedesca e papà anglo-nigeriano, ha scelto di giocare per la Germania, con cui ha già esordito lo scorso 25 marzo): “Musiala? Mi chiedete troppo di Jamal, c’è troppa attenzione su di lui. Bisogna ricordarci che ha solo diciassette anni…”
Nel frattempo, Jamal Musiala ha appena compiuto diciott’anni, senza però smettere di stupire. Probabilmente ha appena iniziato.
Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
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