La storia di chi ce l’ha fatta, in campo e nella vita
Mercoledì 28 aprile a Bilbao, durante il match Athletic – Real Valladolid, si sono ritrovati in campo insieme per la prima volta, per riscrivere la storia.
Erano infatti 35 anni che due fratelli non giocavano nella stessa partita nell’Athletic Bilbao ne La Liga: allora furono Julio e Patxi Salinas ad avere questo privilegio.
I protagonisti sono Inaki, classe 1994, e suo fratello Nicolas “Nico” Williams, 18 anni appena compiuti, entrambi spagnoli di nascita ma figli di genitori africani.
Papà liberiano e mamma ghanese, i due si sono conosciuti in un campo per rifugiati ad Accra. Si sono innamorati e, con la donna rimasta incinta, insieme hanno deciso di attraversare l’Africa per arrivare in Europa e dare un futuro migliore al bambino.
Nel lungo e tortuoso percorso che li ha portati in Spagna hanno incontrato un prete, o meglio, un angelo, Inaki, che li ha aiutati a passare il confine, attraversare la Spagna e raggiungere Bilbao, dove pochi mesi dopo la donna partorirà il suo primogenito.
Era il giugno del 1994 e sì, il bambino è proprio l’attuale attaccante dell’Athletic Bilbao Inaki Williams: la scelta del nome è facilmente intuibile.
Dopo Inaki arriva Nico
Nel 2002 nascerà Nicolas, detto “Nico”, stavolta a Pamplona, in Navarra, dove i genitori si trasferiranno per esigenze lavorative.
18 anni dopo la grande emozione di vederli insieme con la gloriosa maglia dei leoni baschi: un grande orgoglio per il club, per i due fratelli, ma soprattutto per quei genitori, Felix e Maria, che hanno sofferto tanto per poter dare una vita migliore ai propri figli.
“Quando chiedevo a mia madre come fossero arrivati in Spagna, lei mi diceva in aereo – dirà Inaki in un’intervista al El Hormiguero – Mio padre poi mi ha raccontato la vera storia… mi si sono rizzati i capelli. Hanno camminato per giorni nel deserto, hanno visto morire persone lungo il tragitto, altre sono finite in carcere…”
Il destino ha voluto che la coppia incontrasse padre Inaki e che il piccolo crescesse nei Paesi Baschi a Bilbao. Il calcio lo ha poi reso ricco e famoso, ripagando i sacrifici dei suoi genitori.
“Lo scorso anno io e la mia famiglia abbiamo fatto una gita a Dubai, e quando siamo usciti per un’escursione nel deserto, mia madre è scoppiata a piangere. Diceva che le ricordava tutto quello che ha sofferto quando ha attraversato il Sahara a piedi. Mi sono emozionato, ho pensato a tutto ciò che hanno sofferto i miei genitori per darci un futuro e farci arrivare fino a qui”.
Oggi, Felix e Maria guardano dagli spalti del San Mamés i risultati dei loro sforzi: i due figli ce l’hanno fatta.
Proprio come loro.