Il meraviglioso docu-film in ricordo di Davide Astori

Davide Astori

Edera Rivista ha realizzato un documentario sullo sfortunato capitano della Fiorentina

Quella domenica di inizio marzo è impossibile da dimenticare.

Come tutte le mattine, apri gli occhi, ti alzi dal letto, ti dai una sciacquata in bagno e poi ti siedi a tavola per la colazione. Sei ancora un po’ frastornato davanti alla tua tazza di caffè e latte, la sera prima hai fatto un po’ più tardi del solito: sai, sabato sera…

Accendi la tv, poi uno sguardo al cellulare. E mentre scorri un po’ i vari Social network come ormai da abitudine, inizi a vedere solo post che parlano di Davide Astori e di un possibile malore. Qualcuno parla di morte nel sonno.

Inizialmente non ci sono ancora notizie ufficiali e pensi sia uno schifosissimo e fottutissimo scherzo. Sai, quegli squallidi siti “acchiappaclick” che inventano la morte di personaggi famosi per fare clickbait… Insopportabili.

Inizi così a innervosirti, poi però qualche minuto dopo arrivano notizie da fonti ufficiali: “Davide Astori non c’è più!”.

Non era uno scherzo.

Sei lì inerme, non riesci quasi a muoverti, il sangue ti si gela. Un profondo senso di angoscia ti pervade, che qualche minuto dopo diventa tristezza, per poi qualche ora dopo lasciare spazio ad un’enorme rabbia. “Perché? Perché è così ingiusta la vita?”.

Edera Rivista ha realizzato un documentario meraviglioso in ricordo di quella bella persona di Davide Astori, uscito proprio oggi, 1 luglio 2021.

Mentre lo guardi non riesci a trattenere le lacrime davanti alle struggenti testimonianze di chi purtroppo ha vissuto quei drammatici momenti. Davanti al dolce ricordo di chi lo ha conosciuto prima come Uomo, poi come calciatore.

Da mister Stefano Pioli, allora tecnico della Fiorentina, al dirigente Alberto Marangon, colui incaricato di informare proprietà e famiglia. Da German Pezzella a Borja Valero, da Giorgio Chiellini a Gianluigi Buffon. Fino a quella struggente lettera di addio letta da Milan Badeji nel giorno del suo funerale.

Tutti insieme, uniti nel ricordo di un ragazzo come noi, che ha lasciato questo mondo così presto. Fortuna che una parte di Davide vive ancora in ognuno di loro.

Perché ci sono uomini che non muoiono mai.

 

Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
https://www.romanzocalcistico.com

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