Yann Sommer, eroe svizzero per un’estate

Yann Sommer - profilo IG

L’estremo difensore svizzero ha stupito tutti con le sue parate agli Europei

Il volto di un inaspettato protagonista di Euro 2020, l’immagine di una storica vittoria svizzera ai danni dei Campioni del Mondo in carica della Francia, in grado di mandare in visibilio un’intera nazione. 

Grazie ad una sua parata, grazie a un colpo di reni dagli undici metri capace di neutralizzare niente meno che Kylian Mbappé nell’ultimo atto dei tiri dal dischetto.  

Yann Sommer è l’eroe elvetico di Euro 2020.

Gli inizi

Nonostante le attuali prestazioni di altissimo livello – unite al record raggiunto di portiere con più parate all’attivo (21) in questo campionato europeo – per l’estremo difensore svizzero negli anni non sono di certo mancate le malelingue. Prima, per la sua altezza (183 cm), giudicata troppo bassa per difendere la porta ad alti livelli. Poi per non aver militato in uno dei top club del calcio europeo nonostante i suoi 32 anni. 

La prima parte della sua carriera infatti, è un viaggio tra alti e bassi. Tra prestiti, e occasioni mancate. 

A credere per primo in lui è il Basilea, uno dei club più importanti della Svizzera, una squadra che Yann difficilmente potrà dimenticare. L’avventura con la maglia dei Bebbi è infatti un insieme di emozioni contrastanti, un percorso che lo trattiene con i piedi per terra facendolo maturare di annata in annata, ma che allo stesso tempo destabilizza le ambizioni del numero uno svizzero. Sì, perché dopo l’approdo come terzo portiere nel club, inizia un percorso contrassegnato da prestiti e ritorni alla base. 

Nei primi mesi Sommer viene subito accostato a una squadra liechtensteinese, si tratta del club della capitale, il Vaduz che, a breve, sarebbe diventato il primo capitolo della sua carriera.

La consacrazione

Dopo due anni di prestito in Liechtenstein, e un breve rientro al Basilea, è il Grasshoppers Zurich ad aggiudicarsi per un’annata l’allora ventiduenne Sommer. È proprio alla corte degli Hoppers che Yann offre le sue migliori prestazioni, giocando con continuità, e ottenendo finalmente per la stagione successiva la tanta agognata fiducia del Basilea. Da lì l’inizio dell’ascesa che nel giro di quattro anni l’avrebbe portato a sostituire Marc André ter Stegen al Borussia Mönchengladbach.

Passo dopo passo, parata dopo parata.

 

Nazionale

E se tra i pali del ‘Gladbach, Sommer ha dimostrato tutta la sua affidabilità, sia in Bundesliga che nelle competizioni europee, lo stesso ha fatto con la Svizzera.

L’esordio con la maglia della nazionale avviene il 30 maggio 2012 contro la Romania: da quella gara, la chiamata della nazionale diventa abitudine. Nel 2014 ottiene la convocazione per i Mondiali come secondo portiere, mentre negli Europei del 2016 e nei Mondiali 2018 si guadagna la titolarità. Le prodezze non si fanno attendere, il suo vizio di parare i rigori tanto meno. 

E se le due parate dagli undici metri in una singola partita ai danni di Sergio Ramos in Nations League non fossero bastate a confermare il talento del portiere svizzero, quella degli ottavi di finale di Euro 2020 ai danni Kylian Mbappé ha sicuramente saputo stupire anche i più scettici.

Le prestazioni del numero uno svizzero agli Europei lo inseriscono di diritto tra i migliori della competizione, ma soprattutto nel cuore dei tifosi svizzeri, che siamo certi non dimenticheranno mai le emozioni che Yann ha saputo regalare.




Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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