Marcelo Brozovic è unico nel suo genere

Marcelo Brozovic

Il centrocampista croato si sta dimostrando tra i migliori in Europa nel suo ruolo

Saper osservare, dettare i tempi di gioco, comprendere le caratteristiche e mettere nelle condizioni migliori i propri compagni. In quella che è la sua posizione più consona in campo, in quella porzione di rettangolo verde che definisce ruolo e compiti di un calciatore.

Da circa quattro anni, a calpestare la zona nevralgica davanti alla difesa dell’Inter, vi è un centrocampista che, sino all’arrivo di Luciano Spalletti (il primo ad impiegarlo come vertice basso in mezzo al campo), non aveva brillato a Milano.

Un giocatore che, con geometria e corsa, è ormai diventato imprescindibile per i nerazzurri.

Ovviamente, Marcelo Brozovic.

 

Statistiche

Esagerato direte voi, ma, statistiche alla mano, il numero 77 dell’Internazionale ha dimostrato di aver poco da invidiare ai colleghi dei top club europei. Nel panorama europeo, infatti – in quel peculiare ruolo del centrocampo, che fa da schermo alla difesa – trovare giocatori in grado di abbinare tecnica e dinamicità non è proprio all’ordine del giorno, anzi.

Facciamo alcuni esempi.

Prendendo in considerazione nello specifico i top club affrontati sino ad oggi dai nerazzurri in Champions League (Real Madrid e Liverpool), a vestire i panni del vertice basso del centrocampo a 3 dei Blancos e dei Reds, abbiamo visto rispettivamente niente meno che Casemiro e Fabinho.

Due giocatori di caratura mondiale, tutte e due vincitori almeno una volta della coppa dalle grandi orecchie. Analizzando i loro numeri dell’edizione corrente, però, entrambi escono sconfitti (a livello di statistiche principali) dal confronto con Brozovic dopo 7 partite disputate (dati Uefa.com).

Il croato, infatti, possiede la percentuale più alta di precisione passaggi (92,72% contro il 90,58 di Casemiro e l’89,15% di Fabinho), ha una distanza coperta maggiore a livello di km percorsi (con 11,19 km di media a partita contro i 10,02 di Casemiro e i 6,56 di Fabinho) ed è l’unico dei tre ad esser riuscito a siglare almeno una rete.

Insomma dati che certificano come Epic Brozo, nonostante debba probabilmente ancora compiere l’ultimo grande salto per diventare un top player riconosciuto da tutti, possa dire la sua nel confronto con centrocampisti di assoluto livello nel suo ruolo.

 

Futuro

Nonostante la grande crescita che l’ha visto protagonista sotto l’ala di Antonio Conte, e una sempre più centralità del croato nel progetto nerazzurro con la guida tecnica di Simone Inzaghi, la sensazione è che Brozovic possa ancora evolvere molto. Dove? Sicuramente sul piano realizzativo. Nelle ultime quattro stagioni, infatti, ha siglato in totale solamente 7 reti in Serie A (con l’annata corrente che lo vede ancora a secco), pur non dimenticando le difficoltà di arrivare alla conclusione partendo da quella posizione.

Troppo poco, forse, per chi vuole affermarsi in maniera preponderante sul panorama calcistico europeo.

Per ora, però, gol a parte Marcelo è a tutti gli effetti il faro tecnico dell’Inter e uno dei centrocampisti più completi del campionato. A dimostrarlo, è il fatto che, quando manca, si sente.

Diversi club europei starebbero pensando di mettere le mani sul metronomo croato, ma, con il rinnovo che appare dietro l’angolo (salvo clamorose sorprese), i tifosi nerazzurri, almeno per ora, possono dormire sonni tranquilli.

 

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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