È nato il 20 novembre 2004. Ciò vuol dire che oggi, 20 novembre 2022, compie 18 anni.
Un giorno che probabilmente ricorderà per il resto della sua vita, visto che lo festeggerà in Qatar, alla coppa del mondo di calcio, evento a cui lui parteciperà come il più giovane calciatore del torneo (Gavi e Kuol, anche loro classe 2004, sono nati rispettivamente il 5 agosto e il 19 settembre).
“È qualcosa di speciale essere convocato a 17 anni”, ha ammesso emozionato in conferenza stampa.
Lo sai lui e lo sanno tutti in Germania, visto che di record di precocità, Youssoufa Moukoko – nato a Youndé (Camerun) ma cresciuto ad Amburgo – ne ha già raggiunti parecchi.
È il più giovane di sempre ad aver esordito in Bundesliga.
Il più giovane calciatore ad aver realizzato un goal.
Il più giovane anche ad aver segnato una doppietta e persino ad aver raggiunto la doppia cifra. Se non è un predestinato lui…
Anche Erling Haaland, ex compagno al Borussia Dortmund ora al Man City, è rimasto colpito dal talento precoce di Youssoufa.
“A 15 anni io ero a giocare a Byrne, nella mia città natale, mentre lui già gioca con il Borussia Dortmund: non ho mai visto uno così forte alla sua età”.
Già, perché Moukoko ha dimostrato sin da subito di essere diverso dagli altri, soprattutto dai suoi coetanei: troppo deboli e impreparati per uno dalle sue qualità fisiche e tecniche.
Ha passato gli anni nelle giovanili sempre sotto età, risultando continuamente uno dei più forti e prolifici.
Il grande salto
Il suo dominio fisico e tecnico, quindi, lo ha portato a bruciare tappe su tappe nelle giovanili, tanto che un giorno Lucien Favre, allora allenatore del BVB, dopo averlo visto giocare decide di portarlo con i grandi: Youssoufa, in quel momento, ha appena 15 anni.
“So che ha solo 15 anni ma è troppo forte per rimanere con i suoi coetanei” ha chiosato il tecnico svizzero.
L’esordio in campionato avviene a 16 anni e un giorno (il limite minimo per esordire in Bundesliga era proprio 16 anni) contro l’Herta Berlino, mentre la sua prima marcatura la realizza a 16 anni e 28 giorni, contro l’altra squadra di Berlino, l’Union.
Quest’anno, sarebbe dovuto partire come giovane apprendista di Sébastien Haller, ma la malattia del nazionale della Costa d’Avorio gli ha permesso di trovare più spazio. Risultato: 13 presenze, 6 gol e 3 assist, oltre a prestazioni di assoluto livello.
Vedendo la sua ascesa impressionante, quindi, la domanda che sorge spontanea è: riuscirà ad imporsi e ad infrangere nuovi record anche al mondiale?
Di questo passo, niente gli è precluso.