È tempo della nostra gratitudine, Gianluca

“Lucavialli” è stato un campione, è stato un esempio.

Ci ha lasciati poco fa, dopo aver lottato per anni contro il terribile tumore al pancreas. 

Ammetto che non ero pronto, anche se ormai tutti non aspettavano che la notizia, viste le ultime news che permeavano all’esterno. In realtà, quando ci lasciano personaggi così, pronto non lo sarò mai.

Esempio

Di Gianluca Vialli uomo, visto che il calciatore lo conoscevo già, mi ha colpito la sua semplicità, il suo non darsi tante arie.
Lo si percepiva dalle interviste, dai video, dai suoi comportamenti. Ma ho avuto il privilegio anche di scambiarci qualche commento e interazione in direct su Instagram, visto che seguiva Romanzo Calcistico (era uno dei “soli” 278 account che seguiva su Ig).

Oltre al follow, metteva spesso like, commentava le storie, nonostante non fosse un grande “social man”, lo rimarcava spesso. Un onore immenso.

Si percepiva però la sua grande passione per il calcio e le sue favole, perciò voglio credere che un po’ rivedesse nelle storie di Romanzo lo stesso suo amore per questo sport.

Proprio in queste ore, mi è capitato tra le mani  uno stralcio di una sua intervista, che riportai un anno e mezzo fa sui canali social. Parole che fai fatica a dimenticare.

“Il segreto della felicità”

“Ognuno di noi ha una ‘data di scadenza’. Non so quando la luce potrebbe spegnersi.
Cerco di non perdere tempo, di dire ai miei genitori che gli voglio bene. E mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stronzate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c’è tempo. Siamo qui per cercare di capire il senso della vita e io ti dico, ho paura di morire…

Spero di vivere il più a lungo possibile però mi sento molto più fragile di prima e ogni comportamento mi porta a fare questo ragionamento: ‘È la cosa giusta che sto mostrando alle mie figlie?’. E in questo senso cerco di essere un esempio positivo, cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva attraverso la quale tu guardi la vita. Cerco di spiegare loro che non devi darti delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorarti ogni giorno, devi ridere spesso e aiutare gli altri.
Secondo me, questo è un po’ il segreto della felicità”.

Parlava così a “Una semplice domanda” – documentario Netflix di 6 puntate condotto da Alessandro Cattelan – nel maggio 2022 Gianluca Vialli. Un anno e mezzo fa, invece, poco dopo la vittoria all’Europeo con lo staff della nazionale azzurra, postava sul suo profilo Instagram questa foto con la frase “it’s time to be grateful”, “è tempo della gratitudine”.

Oggi, la ripostiamo noi, con la stessa identica frase: è tempo della gratitudine… nostra per te, Luca.

Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
https://www.romanzocalcistico.com

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