M’Bala Nzola non ha intenzione di fermarsi

L’attaccante angolano è quarto nella classifica marcatori del nostro campionato

Più ci penso, e più non me ne capacito:<< Ma come ho fatto a tenere in panchina Nzola al Fantacalcio? >>

Sì, una domanda che molti appassionati si saranno posti in questi mesi – soprattutto chi annovera tra i titolari della propria rosa i cosiddetti usati sicuri come Immobile, Vlahovic e Giroud – ma la cui risposta in realtà è più facile del previsto.

M’ Bala è semplicemente sottovalutato.

Fantacalcisticamente parlando, un presunto 3° slot a inizio stagione, che oggi vale come 1°. Il quarto in Serie A come numero di reti segnate, dietro a Osimhen, Lautaro e Lookman.

Se ripercorriamo poi la sua carriera, allora potremmo veramente dirlo senza mezzi termini.

Sottovalutatissimo.

Gli inizi

Cresce in Francia, nel settore giovanile del Troyes (club transalpino oggi diciannovesimo in Ligue 1), per poi passare dopo 4 anni sul suolo lusitano all’Academica Coimbra. In Portogallo, dopo l’esperienza con l’U19 dell’Academica, si fa le ossa in un club di terza divisione chiamato Sertanense: la prima squadra, a dargli concretamente un’opportunità tra i grandi.

Segna 7 reti in 25 partite e, supportato dal proprio agente Didier Pingisi, inizia a sognare in grande: la prossima meta deve essere l’Italia.

Facile a dirsi, un po’ meno a realizzarsi. Il Perugia lo boccia, mentre, l’interesse della Casertana, si concretizza con un nulla di fatto. A un mese dal suo arrivo nel Belpaese, però – nonostante le speranze di Nzola inizino a misurarsi con il contagocce – è una piccola realtà pugliese che ha appena ottenuto la promozione in Serie C, a dargli una chance.

Si tratta della Virtus Francavilla: una piazza, che l’angolano non dimenticherà facilmente.

Step by step

Repetita iuvant dicono (le cose ripetute giovano). Un motto che, nel calcio più che mai, diventa dato di fatto. Antonio Calabro– allora tecnico del Francavilla- lo sa e non lesina quell’annata consigli per il suo centravanti: “Quando imparerai a usare il destro, diventerai un attaccante fortissimo. Per la Serie A, non per la C”.

Nzola assimila e lavora. Passo dopo passo, rete dopo rete.

In Serie C fa benissimo, segnando 11 gol in 33 partite, e conquistandosi la chiamata del Carpi in Serie B l’annata successiva. Nella serie cadetta, invece, le cose non vanno: rimane a secco di reti, e lo attende un’altra bocciatura. Un passo indietro, che lo riporta a calcare i campi della C.

Questa volta, con il Trapani di Vincenzo Italiano.

Ascesa

Con il tecnico siciliano, sarà amore a prima vista. Nzola cresce ogni partita, e torna a segnare trascinando il club alla promozione.

Altro giro, altra corsa. Dopo una stagione, ad attenderlo è nuovamente la Serie B.

5 mesi con il Trapani, poi, il prestito allo Spezia proprio di Italiano (trasferitosi al termine dell’annata precedente).

M’Bala finalmente esplode, dimostrandosi decisivo anche ai play off. Il 20 agosto 2020, i liguri, sono ufficialmente in Serie A per la prima volta nella loro storia.

Segreti e conferme

Vista la complicata situazione societaria del Trapani che ne detiene il cartellino –  con il club che verrà dichiarato poi fallito nel dicembre 2020 – Nzola rimane qualche settimana svincolato, ma non perde tempo. In attesa del suo passaggio allo Spezia, si rimbocca le maniche. “Con la nostra agenzia gli abbiamo organizzato una serie di allenamenti specifici in Belgio con Nicolas Anelka. Quei pochi giorni con lui lo hanno fatto crescere in un modo incredibile. Gli ha dato due consigli: il punto in cui colpire la palla in diverse situazioni e come restare freddo sotto porta. Direi che lo ha ascoltato bene” dirà il suo procuratore.

D’altronde, come dargli torto.

Alla sua prima annata in Serie A stupisce tutti totalizzando 11 gol, con annessa salvezza per gli spezzini. E, nonostante la stagione successiva le sue prestazioni calino vertiginosamente – complice un rapporto difficile con il nuovo tecnico Thiago Motta – quest’anno, i numeri parlano da sé.

12 gol sui 23 totali messi a segno dallo Spezia. 5 di questi segnati di destro – per la felicità del suo amato mister Calabro – e 3 dal dischetto. Il tutto in 22 presenze, con 13 gare ancora da giocare.

A 26 anni compiuti, M’Bala Nzola sembra finalmente maturato del tutto. Sembra non aver intenzione di fermarsi.

 

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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