Cody Gakpo, oltre le tradizioni

Il classe ‘99 olandese sembra essersi finalmente sbloccato.

Ho detto ai miei giocatori di non toccare il cartello ‘This Is Anfield’ fino a quando non vincono qualcosa. È un segno di rispetto per la storia del club“.

Parola di Jurgen Klopp, in una delle prime interviste rilasciate da allenatore del Liverpool.

Una tradizione sentita, una regola non scritta nello spogliatoio dei reds che quasi tutti i giocatori hanno rispettato negli ultimi anni. Quasi, perché ce n’è uno che pare abbia infranto questa legge solenne scaturendo non poche polemiche da quelle parti: Cody Gakpo.

Il fatto

L’olandese, prima del match contro l’Everton, aveva alzato la mano per toccare la sacra scritta (che poi nel video non si vede bene se l’abbia fatto o no, ma dalla gestualità sembra toccarla) probabilmente non sapendo che per poterlo fare deve prima vincere un trofeo.

 


Vista la stagione poco positiva del Liverpool e le difficoltà del calciatore nell’inserirsi subito in squadra, il gesto non è passato inosservato, alimentando alcune critiche nei suoi confronti.

Poi, però, Il numero 18 ha segnato nello stesso derby del Merseyside, ripetendosi cinque giorni dopo al St. James Park di Newcastle e successivamente nella sfida contro il Man United, addirittura con una doppietta. Il fatto, quindi, può essere interpretato in due modi: lo ha fatto per sfidare la sorte, provandole tutte visto il momento, o lo ha fatto semplicemente in buona fede, non conoscendo la tradizione?

Qualsiasi sia la motivazione, le sue prestazioni e i suoi gol hanno fatto sicuramente passare il tutto in secondo piano. Per buona pace di Jurgen e i tifosi, che si saranno probabilmente già dimenticati dell’accaduto dopo le ultime apparizioni del loro attaccante, che hanno visto l’apice nel clamoroso 7-0 allo United.

Il passaggio dal PSV a fine dicembre

Gakpo è stato prelevato dagli olandesi del PSV Eindhoven – club in cui è cresciuto –  per 42 milioni di euro più bonus. Un acquisto comunque oneroso nonostante le cifre dei trasferimenti in Premier League siano sempre più alte. Le aspettative su di lui, dunque, non potevano che essere tante.

Ma dopo un periodo di normale ambientamento dove le sue prestazioni non sono state all’altezza, nelle ultime settimane l’olandese sembra aver finalmente trovato le misure al campionato più prestigioso del mondo. I gol segnati ai red devils nel Sunday match delle 17:30 sono entrambi di pregevole fattura. 

Alcuni numeri

Il classe ‘99 si è fatto conoscere in Olanda e con l’Olanda. Prima a suon di gol e assist (55 e 50 in 159 presenze) con il PSV, poi con la nazionale Oranje, con cui ha già segnato 6 gol in 14 presenze. Tre di questi sono arrivati al mondiale in Qatar, torneo che ha giocato ad ottimi livelli e che avrà probabilmente convinto i reds a puntare definitivamente su di lui. 

Il passaggio in Inghilterra, quindi, è stata una naturale conseguenza, visto l’enorme potenziale del 23enne (a detta di Klopp e Van Gaal ancora con ampi margini di miglioramento) mostrata sia nel club che in nazionale.

Un acquisto in perfetto stile Liverpool, che non vede l’ora di tornare a lottare per i traguardi a cui è storicamente abituato. Magari aiutato dal talento della sua nuova freccia “oranje”: Cody Mathès Gakpo.

Luigi Potacqui
Ho creato Romanzo Calcistico. Ho scritto per Sonzogno "La magia del numero 10", perché il 10 è davvero un numero magico. Poi, non contento, ho scritto “Settimo Cielo”, il romanzo dei numeri 7. Perché nel vedere giocare Garrincha, Meroni o George Best, per arrivare fino ai giorni nostri con CR7, non puoi che sentirti in paradiso.
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