Giocatori da seguire: António Silva

Il difensore classe 2003 è l'ennesimo talento uscito dal vivaio del Benfica

Tra i segreti del Benfica di Roger Schmidt c’è anche lui. Piede educato, fisico invidiabile e tanta, tantissima, personalità. Sì, perché per giocare in quel modo a soli 19 anni – alla prima stagione tra i grandi- devi averne da vendere.

Sono molto tranquillo, ho la consapevolezza di giocare al Benfica perché ho le qualità adatte. So di aver i numeri per scendere in campo indipendentemente dagli errori che commetterò“.

Dichiarazioni intrise di maturità, ma soprattutto mentalità.

La stessa, che aveva quando era poco più di un bambino.

Gli inizi

Sin da ragazzino si vedeva il suo carattere. Una volta si procurò una ferita in partita che lo costrinse a rientrare 3 volte negli spogliatoi per medicarsi. Niente da fare, mi guardava dritto negli occhi e continuava a dirmi di farlo tornare in campo“. dirà in un’intervista il suo allenatore ai tempi del Viseu United (squadra della sua città natale).

Un’annata lì, poi, le attenzioni di diversi club professionistici. A bussare alla porta sono Porto, Sporting e Benfica. Antonio, apre solo alle Aquile.

Come dargli torto.

Dalle giovanili all’esordio tra i grandi

Da sempre fucina di enormi talenti, il Benfica non disattende le aspettative. Prima lo coccola nei momenti di difficoltà, quando a soli 12 anni- come raccontato in più interviste dal ragazzo- Silva sentiva la distanza da casa e faticava a dormire la notte. Poi, stagione per stagione, lo responsabilizza raccogliendone i frutti.

Dalle prestazioni nettamente sopra la media nelle giovanili, passando per la vittoria da protagonista della Youth League – conquistata lo scorso anno in finale contro il Salisburgo – sino a questo inizio di stagione da favola.

Quello che cerco di fare sul campo è quello che ho fatto nelle giovanili, il mio comportamento sul campo è un riflesso di ciò che sono nel quotidiano. Cerco di essere il più calmo possibile e di aiutare i miei compagni“.

Facile no? Un po’ meno quando si incontrano Messi, Mbappè e Neymar.

Almeno sulla carta.

Champions League

Anche sui campi europei, infatti, Antonio non si fa pregare. Non lesina partite da veterano, affiancato da chi, veterano, lo è per davvero: Nicolas Otamendi.

Contiene alla grande le iniziative del tridente del Psg, mentre, dopo aver annullato Dusan Vlahovic allo Juventus Stadium, al da Luz sblocca addirittura la gara di testa contro la Vecchia Signora (vinta poi 4-3) segnando il suo primo gol in Champions League.

Per onor di cronaca, competizione nella quale quest’anno il Benfica è ancora imbattuto.

La sfida di ieri sera con il Brugge, è un pass verso i quarti di finale per gli uomini di Schmidt: l’ennesima prova di forza. Per António Silva, un’altra occasione per mostrare al mondo il suo talento.

Eccellente nella prima costruzione, nell’anticipo sui centravanti avversari, e nella sfida uno contro uno grazie alla sua fisicità, il ragazzo sta già ipnotizzando direttori sportivi di tutta Europa.

Il Benfica, però, si sa, è bottega cara. Non a caso, Rui Costa ha già inserito una clausola da 100 milioni per blindare il suo gioiello classe 2003.

 

 

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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