Imprecisione o sfortuna? Questo è il dilemma che sorge spontaneo quando un calciatore centra in pieno il palo o la traversa. Probabilmente è un mix di entrambi i fattori e a chi ci prova rimane soltanto il rimpianto di non aver segnato. Riportiamo di conseguenza la classifica di Serie A dei legni colpiti, in ordine decrescente, dopo le prime 26 giornate.
- Juventus, Napoli e Roma 13
- Bologna, Hellas Verona, Inter e Lazio 11
- Milan, Sassuolo e Torino 9
- Atalanta e Udinese 8
- Cremonese e Fiorentina 7
- Lecce 5
- Empoli, Monza e Spezia 4
- Salernitana 3
Trio al vertice della graduatoria
Contrariamente alle critiche riguardanti la Juventus di Allegri, spesso accusata di non esprimere un buon calcio ed avere una mentalità difensiva, in cima alla classifica troviamo proprio i bianconeri. Sono 13 i legni colpiti finora da Vlahovic e compagni. Ed è proprio il centravanti serbo (3) il più sfortunato, o se preferite impreciso, seguito da Cuadrado, Milik e Di Maria (2 a testa).
Oltre alla Vecchia Signora, sul gradino più alto troviamo anche il Napoli e la Roma. Se i partenopei ormai non fanno più notizia ed è nota a tutti, persino a Pep Guardiola, la loro capacità di esprimere un ottimo calcio, altrettanto non si può dire dei giallorossi. La squadra allenata da José Mourinho non è abituata a segnare tantissime reti e infatti risulta il peggior attacco tra le prime 7 della classe. A trascinare i capitolini in questa statistica negativa è la coppia Dybala-Abraham, rispettivamente con 3 e 2 legni centrati.
Quanti rimpianti per l’Hellas Verona
Al secondo posto, con 11 legni, troviamo due sorprese: il Bologna e l’Hellas Verona. In particolare gli scaligeri possono avere molti rimpianti, considerando il terzultimo posto in campionato, a 5 lunghezze dalla zona salvezza. Chissà dove sarebbe la squadra del presidente Maurizio Setti se almeno la metà fossero stati gol. A pari merito ci sono Inter e Lazio, entrambe in lotta nell’avvincente corsa Champions.
Seguono poi tutte le altre, con il Milan a quota 9, l’Atalanta a quota 8 e la Fiorentina a quota 7, giusto per citarne alcune. Fanalino di coda la Salernitana che almeno non ha quasi nulla da recriminare rispetto alla posizione nella classifica reale.
I giocatori ne sono consapevoli: occorre migliorare la mira per trovare quante più volte possibili la via della rete. E ovviamente sperare in quel pizzico di fortuna, fondamentale in ogni aspetto del calcio e della vita. Una missione tutt’altro che facile e scontata.