Gira sui social un grafico che mostra le prime tre classificate negli ultimi 10 campionati di Serie A, a partire dal 2012/13. Tralasciando per un attimo la Juventus, che di questi 10 ne ha vinti 8, la squadra più presente è il Napoli. Per 4 volte è arrivato secondo, per 3 volte è arrivato terzo. Nel 2020/21, inoltre, è arrivato quinto ma con un bottino di 77 punti (record per una squadra in quella posizione in classifica).
Questo ci aiuta a capire che lo Scudetto del Napoli di quest’anno non è per nulla casuale, ma una naturale conseguenza di scelte societarie lungimiranti e profittevoli nel lungo periodo.
De Laurentiis non ha mai voluto strafare, perché il Napoli è una società che si autogestisce e quindi non è possibile, salvo rarissime eccezioni, sforare il monte ingaggi. In questo modo il Napoli è comunque riuscito ad essere sempre competitivo (il grafico lo dimostra) con i bilanci in attivo. Attualmente è anche al quinto posto nella classifica dei monte ingaggi in Serie A.
Lavezzi, Hamsik, Cavani, Mertens, Koulibaly, Jorginho, Callejon, Higuain e chissà quanti altri, sono giocatori che hanno fatto la storia del club azzurro, ma anche del campionato italiano, pur non avendo mai alzato il trofeo più importante. E molti di questi elencati ci sono andati davvero molto vicino. Alla fine la differenza l’hanno fatta i dettagli, quelli che invece quest’anno sono girati nel verso favorevole agli azzurri. Bastano un gol al momento giusto, un dribbling in più, un deviazione fortunata, per cambiare le sorti di una stagione intera. Nell’anno dei 91 punti, è incredibile come gli azzurri non siano riusciti a vincere il campionato, ma quello è stato comunque un ulteriore step per l’obiettivo principale.
La forza delle idee per lo Scudetto del Napoli
Alcuni attribuivano quegli anni del Napoli da antagonista della Juventus alla mancanza di alternative dovuta all’assenza delle milanesi, che in quegli anni barcollavano. Le milanesi sono tornate e la flessione il Napoli non l’ha avuta, anzi. In estate, con una serie di cessioni eccellenti che ha fatto storcere il naso a molti, il Napoli ne è uscito più forte di prima. Ha creato una squadra che ha dominato la Serie A come se fosse la cosa più facile del mondo.
Kvaratskhelia si è dimostrato un fenomeno, Kim è un muro, Di Lorenzo è ormai tra i migliori terzini d’Europa, Osimhen una macchina, e tutto il resto ha funzionato alla perfezione. Di sicuro, il percorso traballante delle inseguitrici ha facilitato tutto, ma non c’è quasi mai stata la sensazione che il Napoli potesse effettivamente perdere il campionato. Interessante ora capire cosa succederà l’anno prossimo, le cessioni e gli acquisti, e come la società possa riuscire a dare continuità al progetto, che in estate sembrava finito, ma in realtà era soltanto alla seconda fase.
Lo Scudetto del Napoli sembra un miracolo sportivo e in effetti lo è, ma è soprattutto l’esempio di come in campo ci vadano le idee, e quelle del Napoli sono state giuste, anche se hanno richiesto un po’ di tempo per dare risultati tangibili. Se questo campionato sarà una meteora non possiamo saperlo, ma come abbiamo visto, per la legge dei grandi numeri, se riesci ad essere al top per tanti anni, prima o poi qualcosa di bello accade. A Napoli ora lo sanno.