Il 2-0 secco nell’andata delle semifinali di Champions League contro il Milan non sembra lasciare spazio a dubbi: l’Inter è squadra da partita secca. I nerazzurri necessitano di motivazioni per raggiungere il risultato, perché gli uomini di Inzaghi sono gli stessi uomini sia in campionato che in Champions, ma se da una parte l’Inter si ritrova con 11 sconfitte, 35 gol subiti in 34 partite e un quarto posto per nulla sicuro, dall’altra vediamo una squadra che nella fase ad eliminazione diretta nella massima competizione europea, ha raccolto tutte le energie per mantenere la porta inviolata per 4 volte su 5.
C’è anche da dire che non ci sono state big nel cammino nerazzurro dopo la fase a gironi, e che magari il Porto avrebbe meritato anche un gol, ma la differenza tra l’Inter campionato e l’Inter Champions sta nell’attenzione e nel gioco corale, nel non disunirsi nelle difficoltà e nell’aiutarsi a vicenda. Quante volte abbiamo visto Barella lamentarsi per un passaggio mancato o per un errore di posizionamento di un compagno? In campionato succede più spesso, e non è un caso.
L’Inter in campionato
Tra fine febbraio e metà aprile, in 7 partite di Serie A, l’Inter ha un bottino di 1 vittoria (Lecce), 1 pareggio (Salernitana) e 5 sconfitte (Bologna, Spezia, Juventus, Fiorentina, Monza). È pero anche la stessa che ha vinto le ultime 4 e che ha raggiunto la finale di Coppa Italia.
Che i nerazzurri quest’anno siano più squadra da partita secca lo vediamo anche dalla meritata vittoria contro il Napoli di inizio febbraio, a cui è seguito subito un pareggio in trasferta contro il Monza 3 giorni dopo.
12 clean sheet in 34 giornate di campionato (circa il 35%). 7 clean sheet in 11 partite di Champions League (circa il 64%). In un campionato lungo l’Inter non è riuscita a tenere il passo, magari non del Napoli, ma almeno una minima certezza di una qualificazione in Champions avrebbe potuto averla.
I nerazzurri in Champions League
In Champions invece l’Inter non ha incontrato corazzate nella fase ad eliminazione diretta, ma ha comunque preso 4 punti nel girone dal Barcellona, favorito all’inizio per il passaggio del turno. 18 gol fatti e 10 subiti nelle 11 partite disputate (2 di questi subiti nel finale contro il Benfica, a qualificazione ormai acquisita).
Sia chiaro, l’Inter in finale ad Istanbul ci deve ancora arrivare, perché il derby è sempre una storia a sé, l’euroderby è proprio un mondo a parte. Tuttavia è palese come gli uomini di Inzaghi siano una squadra ancor più dura da affrontare nel breve periodo. Al ritorno ci sarà Leao, a dir poco determinante per il Milan nei quarti di finale. Tutto è ancora da decidere, ma i nerazzurri hanno un grandissimo vantaggio da poter difendere.