Juve, riparti da lui!

Nicolò Fagioli è stato nominato come miglior Under 23 della Serie A

29 ottobre 2022, Lecce. La prima stagione in Serie A di Nicolò Fagioli si può dire inizi nella serata del Via del Mare. Prima tante panchine, qualche spezzone di gara e, a detta di molti, un feeling calcistico apparentemente mai sbocciato con il tecnico.

Contro i giallorossi, però, Allegri gli dà fiducia. Nonostante siano Mckennie e Rabiot a comporre il centrocampo dal primo minuto, nella seconda frazione di gioco l’imperativo categorico appare chiaro: spazio ai giovani.

Tradotto, dentro Fagioli, Iling Junior e Matias Soulè.

Una mossa che, considerando l’1-0 firmato proprio dal numero 44, si dimostra più che mai azzeccata.

Riconoscimenti

Il giocatore che mi ha sorpreso di più è Fagioli. È un grande calciatore con davanti un futuro luminoso, mi ricorda Verratti” parola di Angel di Maria.

Un’investitura che, abbinata a una serie di prestazioni super (su tutte quella contro l’Inter) alla sua prima stagione nella massima serie, non può far altro che far crescere la consapevolezza del gioiello azzurro classe 2001. Non è un caso, infatti, che nei giorni scorsi sia arrivata la nomina come miglior giocatore Under 23 del nostro campionato.

Geometrie, sprazzi di classe e reti tutt’altro che scontate (vedi quelle contro Lecce e Cremonese), infatti, hanno saputo convincere anche i più scettici (Allegri compreso).

Ma, a livello tattico, siamo sicuri che il suo ruolo ideale sia quello della mezz’ala?

Numeri e posizionamento

3 reti e 4 assist in 26 partite disputate in Serie A. Numeri di tutto rispetto, considerando il modesto minutaggio, e una squadra che fatica non poco in fase realizzativa.

Tecnicamente nulla da eccepire, a livello difensivo, forse, c’è ancora qualcosa da migliorare.

Sì, perché Nicolò è stato chiaro: ” In futuro mi vedo giocare davanti alla difesa“. Un’affermazione, appoggiata da Allegri e in passato da chi, in quella posizione, ha costruito una carriera come Andrea Pirlo.

Difficile paragonarlo al maestro senza rischiare di cadere nella blasfemia, ma, indubbiamente, caratteristiche come quelle di Nicolò – almeno sul suolo italiano- faticano a vedersi in campo.

Anche Mancini sembrerebbe apprezzare non poco le qualità del ragazzo originario di Piacenza: “Fagioli e Miretti sono due ragazzi bravi, avranno un grande futuro in Nazionale”.

E chissà se, l’erede di Jorginho come perno della linea mediana della nazionale, non possa presto essere proprio lui.

A dircelo, sarà solo il tempo.

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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