Tutti pazzi per Georgiy Sudakov

Il fantasista dello Shakhtar Donetsk sta calamitando l'interesse di diversi club europei

Tecnica invidiabile, piede destro più che educato, e personalità da vendere (aspetto non da sottovalutare per chi calpesta la linea mediana). Ecco, in poche righe, la disamina perfetta per descrivere Georgiy Sudakov.

Agisce per lo più da trequartista, sapendo ricoprire però anche il ruolo di mezz’ala sinistra, come mostrato in questi Europei Under 21 con la sua Ucraina guidata da Ruslan Rotan.

I suoi numeri? In campionato sono 5 le reti messe a segno la scorsa stagione, mentre, in Romania – Paese ospitante il Campionato Europeo Under 21 assieme alla Georgia-  si annoverano 3 sigilli in 5 partite, e di conseguenza il premio di miglior marcatore assieme agli spagnoli Ruiz e Gomez.

Niente male come bottino, a maggior ragione considerando come la sua carta d’identità reciti 2002 alla voce data di nascita.

Prima di prestazioni e movenze sul rettangolo verde, però, è doveroso parlare della sua storia.

O meglio, di un incubo, che prima del 24 febbraio 2022 nessuno avrebbe mai pensato di vivere.

La Guerra

Sì, perché circa un anno e mezzo fa, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, Georgiy si vede costretto a nascondersi in un bunker con la giovane moglie incinta.

 

La gioia del matrimonio con la sua Liza appena due giorni prima lo scoppio della guerra, poi, il terrore. Attimi impregnati di paura per l’intero popolo ucraino, per un ragazzo di 19 anni e la sua compagna in dolce attesa.

Difficile sintetizzare in poche righe le emozioni provate dal giovane talento, impossibile, esprimerle senza averle vissute sulla propria pelle.

Una cosa però è certa: dopo la tempesta, oggi per Sudakov sembra essere finalmente arrivato un momento di quiete.

Per la sua famiglia, per la sua carriera da astro nascente del calcio europeo.

Il tutto, sognando almeno un’ombra di pace per la sua Ucraina.

 

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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