Alla scoperta di Facundo Gonzalez

Il neo difensore della Juventus è pronto a stupire nel Belpaese

Garra, garra e…ancora garra. Sì, nell’immaginario calcistico mondiale – sul suolo italiano complice l’emblematica telecronaca di Lele Adani in Inter – Tottenham – la parola d’ordine per i calciatori uruguaiani è sempre questa (a maggior ragione per chi veste il ruolo di difensore).

Stesso discorso, varrebbe apparentemente per il neoacquisto della Vecchia Signora Facundo Gonzalez. Nel caso del ragazzo classe 2003, però, se dovessimo spulciare nel vocabolario calcistico, il sostantivo più appropriato per il suo stile di gioco sarebbe senza dubbio eleganza.

La stessa, che ha ammaliato numerosi direttori sportivi sulle sue tracce: Giuntoli per primo.

Caratteristiche

193 centimetri, 78 kg, piede mancino. Un centrale roccioso, ma le cui movenze palla al piede balzano all’occhio ancor prima di tackle e contrasti.

Si tratta del prototipo perfetto del difensore moderno: capace di giocare in una difesa a 4, ma anche come braccetto in uno schieramento a 3. Cavalcate palla al piede, lanci millimetrici, e uscite a testa alta. Certo, le sole diciassette presenze nel Valencia B ci ricordano di muoversi con i piedi di piombo con paragoni e complimenti, ma, quello dell’uruguaiano, sembra essere il profilo giusto al momento giusto (a maggior ragione vista l’assenza di un centrale mancino nella rosa bianconera).

Poi, la fresca vittoria del Mondiale Under 20 con tanto di premio vinto di miglior difensore, unita all’attaccamento sin da bambino alla maglia della Juventus, possono solo far presagire (dopo il probabile prestito alla Sampdoria) un futuro roseo sotto l’ombra della Mole.

Una nuova Juve

Ringiovanire l’organico, abbassare i costi, e puntare sulla linea verde. Huijsen, Miretti, Yildiz, Iling Junior, Soulè e Nicolussi Caviglia sono solo alcuni dei frutti raccolti dal settore giovanile bianconero.

Ragazzi giovani e, citando Allegri, soprattutto bravi.

Difficile pensare che possano rimanere tutti in rosa per questa stagione, ma, indubbiamente, quello che la Vecchia Signora sta costruendo è un tesoretto da custodire gelosamente.

Con pazienza, programmazione, e un Facundo Gonzalez in più.

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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