Cinquantaquattro ore circa. Tanto manca alla sfida di andata dei Sedicesimi di finale di Europa League. Stadio Red Bull Arena, ore 18.45, Salisburgo-Roma, 29.520 spettatori massimi da ospitare. E’ la settimana delle Coppe, degli impegni ravvicinati, dei brividi europei, dei palcoscenici importanti insomma.
Quella austriaca di giovedì, tardo pomeriggio, sarà una sfida importante per la Roma di José Mourinho, arrivata seconda nel girone dietro al Real Betis di Siviglia ma forte di un allenatore in panchina, lo chiamano il maestro di Sétubal, che in procinto delle fasi a eliminazione diretta aumenta la tensione nel gruppo, nello spogliatoio, nell’ambiente e si fa crescere l’acquolina in bocca. Vero, si dirà, non è stato così in Coppa Italia contro la Cremonese. Dove, però, forse più di tutto ha pesato il doppio errore tecnico dei singoli in campo che hanno – come si suol dire – impiccato l’intera partita per i giallorossi.
Di fronte, all’Arena d’oltralpe, i capitolini sfideranno una squadra dal pedigree nazionale e, da qualche anno, anche europeo. Una squadra che fa parte dell’etere Red Bull, insieme a Lipsia, New York e Bragança Paulista. Un quartetto inaugurato proprio in Austria nel 2005 e nel quale i prossimi avversari della Roma hanno generato quasi 160 milioni di ricavi negli affari dell’ultimo decennio. Due esempi massimi su tutti: Szoboszlai, acquistato dal FC Liefering (altro club satellite militante nella seconda divisione austriaca), è stato rivenduto per oltre venti milioni di euro. E Sesko, comprato tre anni fa dal Domzale e ceduto al Lipsia per 24 milioni di euro.
I NUMERI SUL CAMPO DEL SALISBURGO
La formazione oggi allenata da Matthias Jaissle è approdata nella seconda competizione continentale dopo un terzo posto nel girone E, dominato da Chelsea e Milan. Tra le mura amiche, i biancorossi hanno ottenuto una vittoria, un pareggio e un ko.
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In campionato, invece, gli austriaci sono in testa e con un vantaggio di sei lunghezze sullo Sturm Graz. Anche per questa stagione, dunque, il dominio sembra ben avviato. Il titolo nazionale non manca dal 2012-2013, quando arrivò “solo” un secondo posto. Nell’era Red Bull il piazzamento minimo. Il nono posto che risale al 2004-2005, arrivò quando il club ancora si chiamava Austria Salisburgo.
In ambito europeo, invece (dove il nome-sponsor lascia spazio alla semplice denominazione Fc Salzburg) gli austriaci sono l’unica squadra ad aver superato per due volte il proprio raggruppamento di Europa League a punteggio pieno. In Champions League, invece, detiene il record negativo di unica squadra eliminata dieci volte in undici anni nelle qualificazioni.
I trofei internazionali vinti sono le tre Intertoto del 1970,1971 e 1991.
I PRECEDENTI CON LA ROMA
Non ci sono gare del passato tra Salisburgo e Roma. Né tra Jaissle e Mourinho. Il primo ha esordito in termini di confronti con squadre del Belpaese proprio contro i rossoneri di Pioli, pareggiando 1-1 in casa e perdendo malamente (4-0) a San Siro.
Mou, invece, ha battuto il Wolsberg e l’Austria Vienna in quattro confronti totali. La scaramanzia – per entrambi – per giovedì è servita.