Bukayo Saka, la grande rivincita

Dopo il fatale errore dal dischetto nella finale europea tra Inghilterra e Italia, l'attaccante si è ripreso alla grande e quest'anno sta trascinando l'Arsenal con numeri pazzeschi

Bukayo Saka

“Post fata resurgo”, locuzione latina che tradotta in italiano significa letteralmente “Dopo la morte mi rialzo”. Si usa per esprimere fiducia nella propria capacità di risollevarsi dalle disavventure e di vincere le avversità del destino. Ed è la migliore descrizione di quanto sta accadendo a Bukayo Saka, esterno d’attacco dell’Arsenal capolista in Premier League. Dopo aver attraversato un momento difficile al termine di Euro2020, sta trascinando il suo club con prestazioni superlative. Andiamo a scoprire le sue origini e l’evoluzione della sua carriera.

‘Gunner’ dalla nascita

Nato a Londra da genitori nigeriani, all’età di 7 anni comincia a muovere i primi passi da calciatore, entrando nell’academy del club più blasonato della capitale inglese. Stiamo parlando ovviamente dell’Arsenal, creando un legame indissolubile, ancora oggi intatto. Dopo aver percorso tutta la trafila delle giovanili, a settembre 2018 firma il suo primo contratto professionistico. Due mesi più tardi, Unai Emery gli concede il debutto in prima squadra, facendolo subentrare ad Aaron Ramsey nel match di Europa League contro il Fulham. Il 1° gennaio 2019 invece diventa il primo classe 2001 ad esordire nella massima divisione inglese.

Durante la stagione 2019-20 viene impiegato con maggiore continuità e si fa notare soprattutto per la capacità di assistere i compagni di squadra. In 38 presenze, totalizza 4 reti e ben 12 assist, contribuendo alla conquista della FA Cup. Nell’annata successiva fa registrare un maggior equilibrio tra i gol (7) e gli assist (9), scendendo in campo in ben 46 occasioni.

Euro2020: lo spartiacque della sua carriera

Se gli Europei si fossero svolti regolarmente nel 2020, le possibilità di vederlo tra i convocati sarebbero state relativamente basse. Per sua fortuna, lo scoppio della pandemia fa slittare di un anno la competizione e dunque riesce a rientrare tra i 26 elementi  selezionati da Gareth Southgate. Schierato da titolare in tre occasioni, per un totale di 222′ minuti, suo malgrado senza trovare la gioia personale. Poi, in occasione della finale di Wembley tra la Nazionale dei Tre Leoni e l’Italia, il CT inglese lo getta nella mischia solo al 70′, giusto in tempo per prendersi la scena in negativo.

Durante i tempi supplementari, su un tentativo di ripartenza, Chiellini lo ferma acciuffandolo per la maglietta, dando vita a quello che sarebbe stato un iconico ‘meme’ nei mesi successivi. Non è finita qui. Per decretare il vincitore, sono necessari i calci di rigore. Designato come quinto tiratore, si vede respingere il tiro da Donnarumma. Un errore fatale, dopo quelli dei suoi compagni Sancho e Rashford: sul tetto d’Europa salgono gli Azzurri. Una delusione terribile per i padroni di casa che vedono clamorosamente sfumare una ghiottissima occasione.

Nei giorni successivi, Saka è vittima di messaggi deplorevoli sui social. Tantissimi insulti, molti dei quali a sfondo razzista. Un problema davvero grande, presente in ogni ambito della vita e purtroppo non ancora debellato. A questo si aggiungono anche svariati cori di scherno personalizzati ad hoc. Dopo essersi sentito inevitabilmente colpevole di quella sconfitta, per fortuna capisce di non dover dare retta a quei messaggi assolutamente insensati. Grazie anche alla profonda fede che lo contraddistingue (legge la Bibbia prima di addormentarsi e la sua bio di Instagram recita ‘God’s Child‘) si riprende alla grande, sfoggiando il meglio di sé con la maglia dei Gunners. L’anno scorso, in 43 presenze, ha siglato 12 reti e fornito 8 assist. Quest’anno invece si sta addirittura superando.

‘Doppia doppia’: Bukayo Saka come le stelle NBA

Nella scorsa giornata di Premier League, l’Arsenal ha vinto ancora, trionfando per 4-1 contro un inerme Crystal Palace. Grande protagonista del match è stato proprio Bukayo Saka, autore di due reti e un assist, diventando così il primo giocatore del campionato inglese 2022-23 a raggiungere la doppia cifra sia nella quantità di gol (12) sia per i passaggi vincenti (10). Una lusinghiera ‘doppia doppia’, espressione utilizzata prettamente nel basket e in particolar modo nella NBA. Il classe 2001 è diventato un elemento imprescindibile nello scacchiere di Mikel Arteta e non ha alcuna intenzione di fermarsi, per dimostrare a tutti di cosa è capace e dare uno schiaffo morale a tutti coloro che lo hanno giudicato e criticato pesantemente durante la tribolata estate 2021.

Sognare non costa nulla

I londinesi si trovano, come detto, in vetta alla classifica, a +8 sul Manchester City di Pep Guardiola che però ha una gara da recuperare. Il titolo di campioni d’Inghilterra manca ad Highbury dal 2003-04, quando i ragazzi di Arsene Wenger trionfarono a fine campionato con 90 punti, senza perdere neanche una partita, tanto da passare alla storia con il soprannomeThe Invicibles‘.

Ieri Thierry Henry, oggi Bukayo Saka. Seppur con le dovute differenze, il numero 7 è entrato ormai nel cuore dei supporters più appassionati, pronti a dipingere di rosso e bianco gli spalti dell’Emirates Stadium. Sognare non costa nulla, soprattutto con una squadra così giovane e affamata, in grado di esprimere un ottimo calcio e che d’ora in avanti potrà concentrarsi solo ed esclusivamente su una competizione, a differenza delle pretendenti.

Se la stagione dovesse concludersi con la vittoria del campionato da parte dei Gunners, questo sarebbe di sicuro grande motivo d’orgoglio per Saka, pronto a prendersi la sua grande e definitiva rivincita.

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