E’ il 23 ottobre 2011 e all’Old Trafford sta per andare in scena il derby di Manchester. Nessuno sa cosa sta per accadere e soltanto al fischio finale gli ospiti avranno la piena consapevolezza di aver assistito ad una di quelle partite memorabili, destinata a passare alla storia ed entrare per sempre nei loro cuori. Da un lato i Red Devils guidati, da ben 25 anni, dall’immarcescibile Sir Alex Ferguson, uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. Dall’altro lato i Citizens di Roberto Mancini che a fine stagione trionferanno, conquistando il terzo titolo di campioni d’Inghilterra, a distanza di ben 44 anni dall’ultima volta.
Primo tempo: ‘Why always me?’
Durante la prima frazione di gioco si registrano poche emozioni. Da segnalare i duelli ad alta velocità tra Ashley Young e Micah Richards nella zona laterale del campo. Dopo 20 minuti di gioco il City trova il vantaggio: David Silva allarga per James Milner sul lato corto dell’area di rigore, l’esterno inglese avanza e mette un cross basso a rimorchio per Mario Balotelli che apre il piatto e buca David De Gea con un bel rasoterra. Iconica l’esultanza del centravanti italiano: maglia sopra la testa per mostrare la scritta “Why always me?“, in risposta a quanti lo pongono costantemente al centro delle polemiche. I padroni di casa si fanno vedere con Anderson e Wayne Rooney, senza però creare grandi grattacapi all’estremo difensore degli ospiti Joe Hart. Allo scadere arriva un cartellino giallo per Vincent Kompany, reo di aver fermato fallosamente Danny Welbeck in una situazione pericolosa. Si va al riposo dunque sul risultato di 0-1.
Secondo tempo: pioggia di gol
Nessun cambio nell’intervallo, in campo si rivedono gli stessi 22 del primo tempo. Pronti via e i padroni di casa restano in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Johnny Evans. Il difensore centrale trattiene e atterra Balotelli lanciato a rete: sacrosanto cartellino rosso per fallo da ultimo uomo. Ferguson non corre ai ripari con una sostituzione, lasciando così terreno fertile agli avversari, liberi di attaccare gli spazi e sfruttare il vantaggio.
Al 60′ ancora una bella combinazione tra David Silva e Milner, quest’ultimo pesca di nuovo Balotelli sul secondo palo che deve solo spingere il pallone in rete. Una bella doppietta da parte del numero 45 ex Inter. Passano appena 9 minuti e arriva il tris con Sergio Aguero, abile a raccogliere ed insaccare di prima intenzione il passaggio di Richards, liberissimo in area di rigore. All’81′ i Red Devils accorciano le distanze con un bel gol di Darren Fletcher: triangolazione con il ‘Chicharito’ Hernandez e tiro a giro perfetto dai 20 metri da parte del centrocampista scozzese. Sembra finita e invece nessuno ha fatto ancora i conti con il cinismo di un certo Edin Dzeko. Il bosniaco entra al 70′ e realizza due reti nel giro di 4 minuti tra 89′ e 93′. In mezzo, trova la gioia personale anche David Silva.
La sfida termina pertanto 1-6, l’intero stadio è ammutolito ed incredulo. Si tratta della vittoria più larga del Manchester City in un derby, dal 5-0 del 1955. Uno stradominio clamoroso ed inaspettato.
IL TABELLINO
MANCHESTER UNITED (4-4-2) – De Gea; Smalling, Rio Ferdinand, Evans, Evra; Nani (66′ J.Hernandez), Fletcher, Anderson (66′ P.Jones), Young; Rooney, Welbeck. A disposizione: Lindegaard, Fabio, Valencia, Park Ji-Sung, Berbatov. Allenatore: Sir Alex Ferguson
MANCHESTER CITY (4-2-3-1) – Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Yaya Touré, Barry; Milner (89′ Kolarov), David Silva, Balotelli (70′ Dzeko); Aguero (76′ Nasri). A disposizione: Pantilimon, Zabaleta, Kolo Tourè, N.De Jong. Allenatore: Roberto Mancini
ARBITRO: Mark Clattenburg di Durham
RETI: Balotelli 22′ e 60′, Aguero 69′, Dzeko 89′ e 93′, David Silva 91′, Fletcher 81′.
Spettatori: 75.487
Ammoniti: Smalling, Evra, Anderson, Welbeck, Richards, Kompany, Balotelli
Espulsi: 47′ Evans
