Chi fermerà Erling Haaland?

Il centravanti del Manchester City sta segnando a ripetizione e non ha alcuna intenzione di fermarsi: è pronto a riscrivere record su record

Erling Haaland

“Forte come un orso, veloce come un cavallo. Un killer, una macchina da gol”: così un giornalista norvegese descriveva il connazionale Erling Braut Haaland nel 2018, quando non erano ancora note le sue enormi potenzialità. E’ cresciuto in fretta ed è diventato uno dei migliori centravanti della storia, destinato a dominare la scena del calcio europeo nei prossimi 10-15 anni, al pari di un altro grande fenomeno contemporaneo: Kylian Mbappé. Sono loro due a dover raccogliere la pesante eredità di due mostri sacri come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, vincitori rispettivamente di 7 e 5 Palloni d’Oro dal 2008 al 2021.

Durante la stagione in corso, il numero 9 del Manchester City è arrivato già a 42 reti realizzate in sole 37 partite. Tanto basterebbe per comprendere la straordinarietà del ‘Bambinone’, soprannominato così ai tempi delle giovanili grazie alla sua stazza nettamente superiore rispetto ai coetanei. Percorriamo insieme le tappe della sua rapida ascesa, mettendo in risalto i record frantumati e le curiosità.

Calcio nel DNA e un inizio non esaltante

Nato a Leeds il 21 luglio 2000, durante la militanza di suo padre Alf-Hangel Håland, calciatore professionista, in Premier League con la maglia del Leeds United. Comincia molto presto a inseguire il pallone nei campi da calcio e nel gennaio 2002 stabilisce il suo primo record, saltando a 1,63 metri da fermo. Un primato mondiale che a distanza di 17 anni nessuno è ancora riuscito a migliorare.

All’età di 5 anni entra nelle giovanili del Bryne e dopo aver fatto tutta la trafila, viene aggregato alla prima squadra nel 2015. Fa il suo esordio nel massimo campionato norvegese ad appena 16 anni, tuttavia l’inizio della carriera è tutt’altro esaltante. In 16 partite stagionali non segna neanche un gol. Una statistica che letta ora fa sorridere chiunque.

Successivamente si trasferisce al Molde, sulla cui panchina c’è Ole Gunnar Solskjaer, quinto miglior marcatore della storia della Nazionale norvegese. Qui le cose cominciano ad andare decisamente meglio e in due stagioni fa registrare questi numeri: 50 presenze, 20 reti e 6 assist. Arriva poi la chiamata del Salisburgo, anche se durante i primi sei mesi scende in campo in appena 5 occasioni.

La svolta

Durante i Mondiali Under-20 del 2019, Erling Haaland si presenta al mondo intero con una performance strabiliante. La sua Norvegia batte 12-0 il malcapitato Honduras grazie a ben 9 reti del suo centravanti. Come dire, tre triplette in una volta sola. Un biglietto da visita pazzesco che incuriosisce i club di mezza Europa: si tratta di una pura casualità data la modestia dell’avversario oppure quel ragazzone biondo è davvero un potenziale fenomeno?

Lo statunitense Jesse Marsch, dopo quell’incredibile exploit, decide di ergerlo a titolarissimo del suo Salisburgo. La scelta lo ripaga alla grande, dato che l’attaccante norvegese segna a ripetizione, stabilendo i primi record in campo europeo. Sigla tre reti contro il Genk in appena 45 minuti, diventando così il secondo giocatore più giovane (19 anni) a realizzare un hat-trick all’esordio, dopo Wayne Rooney. Trova la gioia personale anche nei successivi match contro Liverpool e Napoli (doppietta), superando Drogba per numero di gol segnati (6, contro i 5 dell’ivoriano) nelle prime tre apparizioni in Champions League. Non è finita qui. Timbra il tabellino dei marcatori nuovamente contro Napoli e Genk, nelle sfide di ritorno della fase a gironi, andando dunque in rete per 5 partite consecutive. Conclude la sua esperienza in Austria dopo 27 presenze, 29 gol e 7 assist.

L’approdo in Bundesliga

Durante il mercato invernale, il Borussia Dortmund brucia la concorrenza e si assicura il cartellino di Erling Haaland pagando la clausola rescissoria da 20 milioni di euro presente nel suo contratto. Ha l’occasione per misurarsi con una realtà decisamente più competitiva e non delude le attese. Nella partita d’esordio in Bundesliga segna tre gol in 23 minuti. Non manca all’appuntamento neanche al debutto europeo con la maglia giallonera, realizzando una doppietta contro il PSG e divenendo il più giovane calciatore a raggiungere quota 10 reti segnate in Champions League. Conclude la stagione 2019-20 con 44 reti in 40 partite, di cui 16 in 18 con il club tedesco e 28 in 22 con il Salisburgo.

Durante l’annata successiva segna 41 gol in 41 presenze, contribuendo alla vittoria della Coppa di Germania con due reti nella finale contro il Lipsia. Nonostante i gialloneri vengono eliminati nei quarti di Champions contro il Manchester City, il biondone norvegese si laurea capocannoniere del torneo con 10 marcature.

Nel 2021-22 la sfortuna si avventa su di lui e subisce diversi infortuni che lo costringono a saltare oltre 10 match. Riesce comunque a trovare la gioia personale in 29 occasioni e fornisce 8 assist. Si tratta dell’ultima stagione con il club di Dortmund e alla fine le statistiche sono le seguenti: 89 partite giocate, 86 reti e 23 assist.

Promessi sposi

Ad inizio maggio 2022 è il Manchester City dello sceicco Al-Mubarak a decidere di investire ben 75 milioni di euro per lui, con il trasferimento che viene completato il 13 giugno successivo. Realizza così quel sogno che si portava dentro da bambino: indossare la maglia della sua squadra del cuore. Spopolano sul web le foto che lo ritraggono da piccolo con addosso la casacca dei Citizens, complici le tre stagioni trascorse da suo padre nel club rivale dello United.

Haaland il recordman

In Inghilterra la musica non cambia. Anzi, grazie al gioco offensivo proposto da Pep Guardiola, migliora ulteriormente le statistiche personali. Rimane fedele alle tradizioni e bagna l’esordio in Premier con una doppietta. Il 3 settembre raggiunge la doppia cifra in campionato, stabilendo al contempo il record per il minor numero di partite servite all’intento (6). Si ripete in Champions League contro il Siviglia, diventando il più giovane calciatore a realizzare 25 reti nella competizione (22 anni, 1 mese e 16 giorni). Il 15 febbraio segna il suo 26° gol in campionato dopo sole 22 partite, eguagliando così il record di reti per un giocatore degli Sky Blues stabilito da Sergio Aguero nella stagione 2014-15.

Il 14 marzo seguente realizza cinque gol nella partita Manchester City-RB Lipsia (7-0), diventando il terzo giocatore a segnare cinque reti in un incontro di UEFA Champions League dopo Luiz Adriano e un certo Lionel Messi. Durante il match contro i tedeschi, Pep Guardiola lo sostituisce 6 minuti dopo la sua quinta marcatura, facendo così sfumare la possibilità di realizzare un record storico nella competizione. A fine gara l’allenatore spagnolo ha commentato così la sua decisione: “L’ho sostituito dopo la tripletta in modo che non superasse il record di Messi in FA Cup, è questa la ragione”. Una battuta ovviamente, considerando che l’argentino non ha mai giocato nel torneo inglese.

In stagione Erling Haaland ha siglato ben 6 triplette (di cui una nel derby di Manchester vinto 6-3) e non è detto che non possa realizzarne altre. Portarsi il pallone a casa ormai è diventata per lui una consueta abitudine e in una recente intervista con Premier League Productions ha svelato di dormire spesso con dei palloni. Insomma, quasi un’ossessione.

6 curiosità su Erling Haaland

Elencati tutti i suoi record, ci sembra doveroso svelarvi 6 curiosità su Erling Haaland:

-prima di diventare calciatore, ha provato una lunga serie di sport, tra cui la pallamano, l’atletica leggera e lo sci di fondo;

-detto di suo padre, anche sua madre e suo nonno erano atleti, rispettivamente di eptathlon e atletica leggera;

-il suo idolo è Zlatan Ibrahimovic, con cui ha in comune non solo l’imponenza fisica, ma anche l’aver avuto Mino Raiola come procuratore;

-come sveglia ha l’inno della Champions League, trofeo che ovviamente spera di sollevare in futuro o magari già quest’anno;

molto rigido sull’allenamento e sull’alimentazione, infatti segue alla lettera la dieta di Cristiano Ronaldo.

Inarrestabile

Dove può arrivare? Sicuramente molto in alto. E’ destinato a vincere innumerevoli trofei di squadra e premi individuali. Tra qualche stagione non ci sorprenderebbe affatto vederlo giocare nel Real Madrid, il club più blasonato della storia. Magari in coppia con Kylian Mbappé, sulle cui tracce i Blancos sono da diverso tempo. Sarebbe una coppia formidabile.

Chi riuscirà a fermarlo? Ora come ora, non sappiamo dare una risposta. Ci sembra inarrestabile e i difensori che sono riusciti nella titanica impresa di non farlo segnare si contano probabilmente sulle dita di una mano. Mentre alcuni cercano di capire come adottare le contromisure, lui starà sicuramente frantumando qualche altro record.

Forse soltanto la natura potrà frenare una goal-machine come lui. Ci riferiamo agli infortuni e all’avanzare dell’età. Ma, ovviamente, tutti noi ci auguriamo che possa continuare a segnare a raffica per molti anni, in modo tale che a fine carriera si possano contare più reti realizzate che partite disputate.

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