Lautaro sì, mi signore

Con la doppietta di domenica, il 10 nerazzurro è salito a quota 17 reti in Serie A. I numeri, le qualità e le troppe critiche al bomber argentino

Lautaro Martinez Inter Serie A

Non vogliamo essere certo blasfemi a titolare in questo modo ma concedeteci il gioco di parole. Lautaro Martinez è tra gli attaccanti più sottovalutati della Serie A.

LAUTARO SÌ E L’INTER PURE

Nato a Bahía Blanca 26 estati fa, Lautaro Martinez è arrivato in Italia nel 2018 e con quella attuale sta concludendo la sua quinta stagione in maglia nerazzurra. Affiancato in zona gol prima da Mauro Icardi, poi da Romelu Lukaku e Edin Dzeko – oltre a compartecipanti del reparto offensivo come Joaquin Correa e Alexis Sanchez – il 10 argentino ha messo a segno prima 27, poi 35, 38, ancora 35 e fino ad oggi 32 reti nei campionati disputati.

Oltre alle reti siglate nelle coppe europee e Italia, il valore offensivo dell’ex Racing si è capito da subito dopo il suo sbarco in Italia. Il suo acquisto da parte del club meneghino si concretizzò già nel tardo inverno del 2018, fu confermato dallo stesso Martinez, che definì il trasferimento venturo come “un grande passo” per sé. Molta della caratura di quell’investimento si capì anche dal fatto che sulle sue tracce c’era da tempo anche il Borussia Dortmund.

Diego Milito, il 22 nerazzurro del triplete 2010, aggiunse anche l’interessamento forte dell’Atletico Madrid. Alla fine, “bastò” la presenza di Javier Zanetti a sbaragliare ogni concorrenza.

Torniamo ai numeri odierni, però: detto della decisività costante di Lautaro, la stagione attuale sta dicendo che manca poco a raggiungere le reti dello scorso anno e che il sudore argentino in campo non manca mai. 75% di precisione nei passaggi, 9km percorsi, di cui il 56% in corsa e l’8% in scatti a una velocità media di 6.54 km/h e massima di 32.79 km/h. Il suo apporto è da apprezzare tanto in fase d’attacco quanto di difesa.

DALLE STALLE

Specificazioni, statistiche, apprezzamenti inutili? Crediamo di no, se mettiamo tutto ciò a confronto con quello che sentiamo dire di Lautaro Martinez. Sarà forse nostra impressione, o forse no.

Di dichiarazioni, giudizi critici sul 10 nerazzurro ne leggiamo e sentiamo frequentemente. Tutto legittimo ma non sempre oggettivo. È vero, le fasi a corrente alternata da agosto a questa parte non sono state poche e sono coincise con i grossi deficit mostrati in generale dall’Inter di Simone Inzaghi. Infallibile, impeccabile in Coppa Italia e in Champions League – dove rispettivamente si è già conquistato la finale contro la Fiorentina e la semifinale contro il Milan verso Istanbul – in Serie A il rendimento ha lasciato a desiderare per questioni di tenuta mentale e di risultati. Fisiologico, certo. Ma anche grave per l’ampiezza, il valore (oltre 600 milioni secondo le stime di Transfermarkt) e le ambizioni della rosa. Undici ko stagionali sono indiscutibilmente tanti.

Tra marzo e aprile la crisi è diventata evidente anche a chi forse fino a quel momento faticava a percepirla nelle reali dimensioni. Per Lautaro si è detto del peso che può aver avuto il rigore fallito a La Spezia, del gennaio sorprendente e del calo nei successivi mesi del nuovo anno. Cui si è fatto sentire, in aggiunta, un rendimento tardivo arrivato (ora sì) di Lukaku (complice la lunga assenza) e l’inevitabile decrescita del peso offensivo di Edin Dzeko lungo l’annata. Tutto già visto anche nella stagione 2021-2022.

ALLE STELLE

L’altro ieri, invece, è arrivata l’ennesima conferma della caratura vera, oggettiva, di Lautaro Martinez. Che rinvigorisce gli argomenti di chi in lui non ha mai smesso di credere.

Spesso, in coppia con le prestazioni del 10 ha fatto discutere la gestione tenuta da parte di Simone Inzaghi. I cui difetti sull’uso della rosa sono però estendibili un po’ a tutto l’organico, tanto all’interno di una singola partita quanto nell’alternanza tra campionato e impegni infrasettimanali.

Adesso, però, arriva la resa dei conti. “È un rammarico non aver avuto tutti a disposizione a lungo. Ci sono tantissimi impegni ravvicinati e ho avuto ottime risposte anche da chi gioca meno. Siamo tutti concentrati per fare il finale di stagione al massimo”, ha detto il tecnico interista dopo la vittoria sulla Lazio arrivata in rimonta. Con la spinta giusta che può arrivare con la doppietta, un big come Martinez può essere il primo della lista a incidere sul finale di stagione. Lautaro sì, signore.

 

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