
Con Empoli-Bologna e Udinese-Napoli di stasera anche la 33ma giornata di Serie A andrà in archivio. Vediamo tutti i numeri e i significati delle gare di ieri tra zona Champions e corsa alla salvezza.
TUTTI I NUMERI
Ieri sera sono stati segnati 28 gol in 8 partite, dove si sono registrati tre pareggi, tre successi casalinghi e due vittorie esterne.
Netti i tre punti conquistati da Lazio, Inter e Torino: rispettivamente vittoriosi con clean sheets contro Sassuolo, Verona e Sampdoria. In tutti gli altri match, invece, sono arrivati gol da entrambe le squadre.
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Come ha registrato Opta, gli scaligeri che sono usciti con sei gol sulle spalle dalla sfida contro l’Inter non avevano mai subito più di cinque reti al Bentegodi.
I singoli più in palla del mercoledì di Serie A sono stati Lautaro Martinez, Edin Dzeko (terza doppietta stagionale dal 2017-2018), ma anche David Okereke (di nuovo in gol a San Siro) e il solito Boulaye Dia della Salernitana: primo calciatore africano a segnare quindici gol all’esordio in Serie A e da ieri primo marcatore dei granata campani nella storia.
Si sono visti i gol di Luis Muriel (per lui 100° in serie A), ma anche di Alessandro Buongiorno, Leandro Paredes e Tomas Basic. È tornato al gol anche Dusan Vlahovic, dopo 773’ di digiuno: sono 60 nel nostro campionato.
Impossibile, poi, non citare la pregevole fattura della marcatura di Hakan Calhanoglu, la 32ª in 32 partite diverse.
COSA CAMBIA IN ZONA CHAMPIONS E SALVEZZA
Sembra essere decisivo l’allungo al secondo posto della Lazio dopo il 2-0 rifilato al Sassuolo all’Olimpico. Adesso il vantaggio sulla Roma, settima, è di sei lunghezze a cinque giornate dalla fine. Insieme all’Atalanta, vittoriosa a fatica con lo Spezia, i biancocelesti stanno disputando un campionato nettamente migliore in termini di punti rispetto allo scorso anno. Confermando la scelta sarriana di non puntare sulle coppe europee e concentrarsi solo sugli impegni domenicali.
Torna alla vittoria anche la Juve, ora a 63 punti, sebbene sempre con una prestazione non esteticamente entusiasmante e l’incognita delle nuove sentenze che decideranno il presente e il futuro del club bianconero. Ma nelle zone alte del campionato, oltre al terzo successo di fila del club bergamasco di Gianpiero Gasperini, che ha agganciato Milan e Roma, lo 0-6 veronese dell’Inter segnala un ritorno di forza dell’undici meneghino. Che sabato andrà all’Olimpico a sfidare una formazione di Mourinho ampiamente in difficoltà in termini di risultati e uomini a disposizione (ieri 1-1 faticoso a Monza con El Shaarawy ko e Celik espulso).
In difficoltà anche il Milan, non vittorioso a San Siro contro una Cremonese quasi retrocessa e colpevole di un ancora troppo ampio ricorso al turnover che conferma i pensieri (giustificati solo in parte, manca una settimana) alla semifinale d’andata di Champions League.
Nelle zone delicate della classifica, per poco lo Spezia non ottiene punti a Bergamo ma non perde distanze rispetto a Verona e Lecce. La Cremonese, come detto, pareggiando a San Siro compie un’altra piccola impresa della sua stagione nella massima serie. Che forse non basterà ad evitare il ritorno in B ma conferma i buoni segnali sparsi qua e là in un campionato comunque difficile. Anche se gli inferi veri li sta vivendo soltanto la Sampdoria, i cui tifosi anche ieri non hanno tardato a dimostrare il loro grande amore nei confronti della squadra.